(Foto P.Boren)
Parigi – Jasmine Paolini esce dal Roland Garros con tanto rammarico ma anche con la consapevolezza di aver offerto una prestazione di alto livello. Dopo la battaglia persa in tre set contro Elina Svitolina, l’azzurra ha analizzato con lucidità e amarezza una sfida in cui è stata a un passo dalla vittoria.
“Mi dispiace tanto perché stavo giocando un gran tennis, una partita di ottimo livello,” ha detto Paolini. “Forse potevo gestire meglio alcuni game al servizio, ma bisogna dare merito anche a lei: quando è sotto gioca sempre un gran tennis. Nei due match point ha fatto le cose giuste: in uno ha spinto bene, nell’altro io ho avuto troppa fretta nel cercare il lungolinea. Se l’avessi semplicemente rimessa in campo e lei avesse sbagliato, ora parleremmo di tutt’altro. Invece è andata così, ed è crudele perdere una partita per un solo punto.”
Nonostante un secondo set combattuto punto su punto, il rimpianto maggiore di Paolini è legato alla partenza del terzo.
“Più che la fine del secondo, mi dispiace per l’inizio del terzo set: l’ho lasciato andare con troppi errori gratuiti. Eppure fisicamente non mi sentivo male. Ma perdere un set in quel modo, dopo aver avuto match point, è dura da digerire mentalmente. Un po’ mi sono lasciata andare, e non doveva succedere. Dovevo restare aggrappata in qualche modo, ma ero poco lucida, soprattutto nelle palle game che ho avuto nel terzo.”
Svitolina ha alzato il livello nei momenti decisivi, confermando una certa compatibilità tattica con il gioco dell’azzurra.
“Nel tie-break ha giocato perfettamente. Il livello oggi è stato più alto rispetto a quello dell’Australian Open, anche se poi nel terzo io sono calata. Credo che a lei piaccia affrontarmi, è una giocatrice che regala poco. Il mio obiettivo era essere aggressiva, ma ci sono stati troppi alti e bassi. I rimpianti ci sono, è inevitabile, ma nel complesso credo di aver dato tutto.”
Una sconfitta che brucia, ma anche una prova di maturità e crescita, che lascia intravedere quanto Jasmine sia ormai stabilmente competitiva ai massimi livelli.
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