Roland Garros :  Sinner in finale Djokovic battuto in tre set ad alta intensità

(Foto P.Boren)

Parigi – La nuova era è qui. Jannik Sinner conquista la sua prima finale al Roland Garros superando Novak Djokovic in tre set intensissimi: 6-4 7-5 7-6(3) il punteggio con cui l’azzurro si impone sul 24 volte campione Slam, al termine di una sfida non brillante sul piano estetico, ma carica di tensione e significati. A 38 anni, Djokovic ha venduto carissima la pelle, lottando con la consueta ferocia mentale e una tenuta fisica ancora sorprendente, ma nulla ha potuto contro un Sinner cauto, forse frenato dalla posta in palio, ma implacabile nei momenti chiave.

Il numero uno del mondo non ha mai davvero perso il controllo del match, nemmeno quando Djokovic si è procurato tre set-point nel terzo set. L’altoatesino ha gestito le fasi critiche con maturità e sangue freddo, chiudendo al secondo match point nel tie-break del terzo. Domenica affronterà Carlos Alcaraz per il titolo in una finale tutta millennial che rappresenta, simbolicamente, il definitivo passaggio di consegne.

 LA CRONACA DEL MATCH

 

Primo set

Dopo un avvio di studio nei primi quattro giochi, è Sinner a piazzare il primo break nel quinto game, approfittando di qualche indecisione del serbo (3-2). L’azzurro consolida il vantaggio con autorità (4-2), mentre Djokovic alterna buone soluzioni a errori gratuiti, faticando in risposta. Sul 5-4, Jannik serve per il set e chiude a zero con grande freddezza: 6-4 in 43 minuti, senza mai concedere palle break.

 

Secondo set

Djokovic prova a reagire in apertura (1-0), ma Sinner resta solido da fondo e pareggia i conti (2-2). La prima palla break per l’azzurro arriva nel sesto game, ma Novak la cancella con esperienza. Il break arriva poco dopo: Sinner è rapidissimo nello scambio a rete e strappa il servizio salendo 4-3. Dopo il 5-3, però, Djokovic reagisce da campione: contrattacca, recupera il break e aggancia Sinner sul 5 pari. L’azzurro non si scompone, toglie nuovamente il servizio al serbo e chiude il set con un ace a 203 km/h al secondo set point: 7-5. Djokovic richiede l’intervento del fisioterapista per un problema alla coscia sinistra.

 

Terzo set

Il parziale più equilibrato. Si gioca punto a punto fino al 4-5, quando Djokovic si procura ben tre set-point sul servizio di Sinner. Jannik si aggrappa alla prima di servizio per cancellarli con autorità, poi si prende il game e riporta tutto in parità (5-5). Djokovic tiene il servizio senza problemi (6-5), Sinner lo imita con qualche affanno (6-6): si va al tie-break. Lì Jannik parte fortissimo: mini-break immediato, allungo sul 3-0 grazie anche a uno smash fallito da Djokovic. Il serbo accorcia fino al 3-2, ma Sinner lo ricaccia indietro con un’accelerazione di dritto e si porta sul 5-2. Sul 6-2 ha quattro match-point: il secondo è quello buono. È finale.

 

 L’ANALISI

 

Non è stato un match spettacolare nel senso tradizionale: tanti errori non forzati da parte di Djokovic (ben 53), scambi durissimi da fondo e pochissime variazioni. Ma l’intensità è stata degna di una semifinale Slam. Sinner ha messo a segno 44 vincenti contro i 35 del serbo, gestendo i momenti delicati con calma e lucidità, mentre Djokovic ha pagato i troppi passaggi a vuoto e una condizione fisica non ottimale.

Jannik ha mostrato maturità, sangue freddo e consapevolezza. Non ha mai dato la sensazione di essere in balia dell’avversario, neanche quando Djokovic ha avuto i set-point nel terzo set. La sua vittoria non è mai stata realmente in discussione.

 

 ORA LA SFIDA CON ALCARAZ

Per la prima volta nella storia, un italiano giocherà la finale maschile al Roland Garros contro un altro under 25: domenica sarà Sinner vs Alcaraz, la sfida che il tennis mondiale aspettava. Il presente è già futuro. (7109)

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