(Foto P.Boren)
Parigi – Flavio Cobolli chiude in poco più di un’ora e mezza la pratica Marin Čilić e conquista il secondo turno al Roland Garros. Il punteggio, 6-2 6-3 6-4, racconta bene una partita mai in discussione, dominata dall’azzurro in ogni zona del campo.
Il romano gioca sciolto, aggressivo e lucido, approfittando senza pietà delle difficoltà evidenti dell’ex campione Slam. Čilić, oggi n.1102 del mondo, ha 35 anni, un ginocchio malandato e pochi match nelle gambe negli ultimi due anni. Il suo tennis, brillante per un decennio, oggi appare inevitabilmente scolorito. Il diritto non punge più, la prima non fa male, gli spostamenti sono lenti. Più che un ex top-10, pare un ospite d’onore rimasto in campo qualche stagione di troppo.
Cobolli, invece, è tutto il contrario: giovane, in fiducia, centrato. Servizio solido, risposta aggressiva, piedi dentro il campo e il giusto mix tra pazienza e iniziativa. Sul campo 6 si è vista la differenza tra chi ha davanti il futuro e chi invece lo guarda ormai da lontano.
Per l’azzurro, che quest’anno ha già fatto vedere ottime cose sul rosso, si tratta di una vittoria da capitalizzare subito.
Al secondo turno sarà derby con Matteo Arnaldi: un confronto tra due coetanei (entrambi classe 2002) cresciuti insieme nel circuito, ma oggi separati da un gap tecnico ed esperienziale ancora evidente. Arnaldi parte favorito, ma Cobolli ha dalla sua il momento, il feeling con il campo e nessuna pressione. Per lui sarà una grande occasione: misurarsi con un compagno di generazione già affermato e provare a prendersi, col gioco, un pezzo in più di legittimazione.
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