(Foto P.Boren
PARIGI – Jasmine Paolini inizia col piede giusto il suo Roland Garros 2025. Ma non senza sofferenza. L’azzurra supera la cinese Yuan Yue con il punteggio di 6-1, 4-6, 6-3, in un match che ha detto più di quanto il primo set potesse far pensare.
Partenza sprint per Paolini, che approfitta di un avvio contratto della sua avversaria per volare via nel primo parziale. Solida da fondo e precisa nei cambi ritmo, Jasmine sembrava in totale controllo. Ma come spesso accade nei primi turni Slam, la gestione mentale fa la differenza.
Nel secondo set Yuan cambia marcia, entra meglio con il diritto e comincia a spingere soprattutto in risposta. Paolini rallenta, perde campo e subisce il contro-break decisivo sul 4-4. La cinese chiude 6-4 e rimanda tutto al terzo.
Ed è lì che l’azzurra dimostra di essere cresciuta. Non solo sul piano tecnico, ma soprattutto nella testa. Paolini riparte con l’intensità giusta, ritrova profondità e solidità, e nel momento chiave non trema: break nel settimo gioco e chiusura 6-3 dopo 2 ore e 4 minuti di battaglia.
Prossimo ostacolo: una tra Ajla Tomljanović e la giovane americana Maya Joint.
“Mi aspettavo una partita complicata, ho cercato di restare concentrata anche nei momenti difficili. Ora avanti con fiducia.” – ha detto a fine match.
Paolini conferma di voler essere protagonista anche a Parigi, dopo il trionfo agli Internazionali d’Italia. La corsa continua.
Dopo un esordio complicato contro Yue Yuan, Jasmine Paolini ha commentato la sua prestazione in conferenza stampa. La testa di serie italiana si è imposta con il punteggio di 6-1, 4-6, 6-3, ma non senza qualche difficoltà, soprattutto nel secondo set.
« Sì, alti e bassi è proprio l’espressione giusta. Il primo set è volato via, stavo giocando molto bene. Poi ho perso un po’ in intensità e concentrazione. Sono felice di essere riuscita a ritrovare il mio livello nel terzo set », ha spiegato Paolini.
Finalista a sorpresa del Roland-Garros 2024, la giocatrice toscana torna quest’anno con uno status diverso. Ma cerca comunque di non caricarsi di aspettative:
« È speciale essere qui dopo la finale dell’anno scorso. Ma cerco di non avere troppe aspettative. Mi concentro su ogni match, uno alla volta. A volte funziona, a volte no, ma questo è l’obiettivo: restare nel presente ».
Alla domanda su come viene percepita oggi dalle avversarie, risponde con umiltà:
« Bisognerebbe chiederlo a loro… Forse ora pensano che sia più difficile affrontarmi. Ma io non parto mai pensando che sarà facile. Ogni partita qui può essere insidiosa ».
Infine, sui miglioramenti rispetto all’anno scorso, Paolini riflette:
« È una domanda difficile. Si cerca sempre di migliorare. Forse lo scorso anno, prima di Parigi, avevo più continuità. Ed è quella costanza che ti aiuta a giocare bene ».
Prossimo ostacolo: confermarsi contro Ajla Tomljanović o la giovane promessa Maya Joint, per continuare a coltivare il sogno di un nuovo grande cammino sulla terra rossa parigina.
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