Fed Cup : L’Italia batte gli Stati Uniti, decisivo il doppio

Da www.federtennis.it

Fed Cup ITA vs USA Brindisi 2015 – (foto Costantini) BRINDISI – Ha deciso il doppio, come era prevedibile. Sara Errani e Flavia Pennetta hanno battuto per 60 63, in 57 minuti di gioco, le americane Allison Riske e Serena Williams regalando all’Italia la permanenza nel World Group della Fed Cup. Sul Centrale del Circolo Tennis Brindisi (oltre 4mila posti la capienza – sold out) è finita per 3-2 la sfida contro gli Stati Uniti valida come play-off salvezza. Nel primo singolare della seconda giornata Serena Williams aveva infatti battuto in rimonta per 46 76(3) 63 Sara Errani, in due ore e 25 minuti di gioco, mentre Flavia Pennetta aveva riportato la situazione in parità liquidando per 61 61, in appena 56 minuti, Christina McHale.

DOPPIO SUPER – Le azzurre partono subito forte strappando il servizio a Serena (con tanta collaborazione da parte della numero uno del mondo). Sara e Flavia si trovano e si coordinano a meraviglia – del resto sono state entrambe numero uno in doppio – a differenza delle americane che sembrano fin troppo rilassate ed “indipendenti”. Nel terzo game arriva un secondo break ed è 3-0 per Errani e Pennetta che marciano spedite fino al 60. Serena si fida poco della Riske (non che abbia poi tutti i torti …) vorrebbe coprire il campo da sola ma non le riesce assolutamente. In avvio di seconda frazione timidi segnali di risveglio a stelle e strisce con le americane che strappano la battuta in avvio alle azzurre e salgono 2-0 ma l’Italia recupera subito il break di svantaggio (2-2). Gli Stati Uniti tengono un turno di servizio ma l’Italia chiude con un parziale di quattro giochi consecutivi. Fino all’ultima volée di diritto spedita in rete dalla Riske. E Genova è solo un ricordo.

BENTORNATA FLAVIA – L’aspettavano con ansia gli appassionati di casa ed alla fine sono stati accontentati. Flavia Pennetta da Brindisi ha fatto il suo ingresso sul Centrale per strappare il punto del pareggio a Christina McHale, chiamata a sostituire la disastrosa Lauren Davis della prima giornata. La cronaca. La pugliese è un po’ contratta, le servono un paio di game per entrare a regime, ma al terzo gioco – dopo aver salvato due palle-break nel game precedente – è lei a provare l’allungo strappando la battuta alla McHale e spingendo fino al 61 che chiude il primo parziale con il terzo break ed infilando il sesto gioco di fila (doppio fallo della McHale sul set point). In avvio di seconda frazione break per l’americana che torna a conquistare un game: immediato però il contro-break di Flavia. Nel quarto gioco ancora break a zero Italia ed il copione ricalca quello del primo set con la Pennetta che sigla, dopo appena 56 minuti, il 61 con un parziale, ancora una volta, di sei game consecutivi. Flavia perfetta ma McHale assolutamente inconsistente, però è due pari e tanto basta. C’è anche spazio per qualche lacrima di commozione per la Pennetta – tornata dopo due anni a vestire la maglia della Nazionale – in risposta all’abbraccio del suo pubblico.

SARA, IL CORAGGIO NON BASTA – Non è facile scendere in campo contro un’avversaria che ti ha battuto sette volte su sette – sia sulla terra che sul cemento – concedendoti la miseria di un set soltanto, per giunta sul veloce. Questa volta, però, c’è mancato davvero poco, due punti per l’esattezza, ed il sogno si sarebbe avverato. La cronaca. C’è vento, è mattina presto e Serena sembra un po’ “addormentata” oltre che innervosita dalle condizioni meteo. Sara invece è sveglissima e pronta a cogliere le occasioni, come la palla-break al terzo gioco. L’azzurra approfitta dell’inizio sotto tono della statunitense ed allunga sul 3-1, tenendo a zero il proprio servizio. La reazione dell’americana arriva nell’ottavo gioco quando centra il contro-break infilando quattro punti di fila dal 40-15 per la Errani (4-4). Nel nono game con uno splendido drop-shot Sara si procura una palla-break ma Serena la cancella con un ace. La 27enne romagnola non si scompone: infila sei punti di fila, strappa il servizio alla Williams e tiene ancora una volta a zero il proprio turno di battuta incamerando il primo parziale (64). Da segnalare che è solo il secondo set perso da Serena in Fed Cup, dove è imbattuta, dopo quello concesso alla bielorussa Anastasia Yakimova nel 2012 (anche in quel caso si trattava del set d’apertura). Tutta la rabbia della statunitense si concretizza in un break al secondo gioco della seconda frazione: 2-0. Sara si riprende immediatamente, e a zero, il contro-break, ma poi sul suo servizio è di nuovo nei guai: Stati Uniti avanti 3-1. La Williams perde un altro servizio a zero e l’Italia prima accorcia le distanze e poi riagguanta gli Usa. Sara dal fondo e tatticamente non sbaglia nulla, Serena è sull’orlo di una crisi di nervi. Nel settimo game la Williams con un doppio fallo concede una delicata palla-break ma la annulla, di rabbia e prepotenza, con un diritto incrociato sulla linea. E poi è 4-3 Stati Uniti. Nel nono gioco Serena annulla una palla-break con una micidiale palla corta ma poi con un doppio fallo manda Sara a servire per il match. Purtroppo l’azzurra serve contro vento e l’americana conquista il cinque pari dopo che la Errani è stata a due punti dalla vittoria: di slancio poi sale 6-5. Nel dodicesimo gioco l’ennesima palla-break per la Williams – che è anche un set point – viene sprecata dall’americana cacciando in rete il rovescio ed è tie-break che la Williams domina aggiudicandoselo per 7 punti a 3 e pareggiando il conto dei set. Festival di break che continua nella frazione decisiva fino a quando Serena non riesce ad allungare sul 5-3: Sara non riesce a difendere il proprio servizio ed è 63 Stati Uniti (parziale di 10 punti a 0 per la numero uno del mondo) dopo due ore e 25 minuti di battaglia. Il pubblico tributa comunque un’ovazione a Sara, brava lo stesso.

LA PRIMA GIORNATA – Sabato nel primo singolare Serena Williams, regina del tennis mondiale, si era imposta per 76(5) 62 in un’ora e quaranta minuti di partita, su Camila Giorgi: nel secondo match Sara Errani aveva sconfitto per 61 62 Lauren Davis in un’ora e dieci minuti di gioco pareggiando il conto.

LE PROTAGONISTE – Per questi play-off il capitano azzurro Corrado Barazzutti aveva convocato Sara Errani (n.15 Wta), Flavia Pennetta (n.26 Wta), cresciuta proprio al club brindisino, Camila Giorgi (n.36 Wta) e Karin Knapp (n.55 Wta), reduci da Katowice, in Polonia, dove erano arrivate in finale rispettivamente in singolare e doppio. Il capitano statunitense Mary Joe Fernandez aveva scelto invece di affidarsi a Serena Williams (n. 1 Wta), Alison Riske (n.45 Wta), Christina McHale (n.65 Wta) e Lauren Davis (n.57 Wta), chiamata in extremis a sostituire Venus Williams.

UN PO’ DI STORIA – Questa era 14esima sfida tra le due Nazioni, che si sono ritrovate di fronte per la quinta volta nelle ultime sette edizioni della Fed Cup. La squadra americana resta in vantaggio per 9-5 nel computo dei precedenti ma le azzurre hanno vinto proprio le ultime cinque sfide, a cominciare da quelle del 2009 e del 2010 che erano altrettante finali. Gli Stati Uniti, con ben 17 trofei (tra cui 7 di fila tra il 1976 ed il 1982), sono la nazione più vincente nella storia della Fed Cup ma hanno conquistato l’ultimo successo nel 2000.
L’Italia da parte sua ha conquistato tutti i suoi 4 trofei negli ultimi dieci anni (2006, 2009, 2011 e 2013): dal 2006 ad oggi le azzurre hanno anche raggiunto la finale nel 2007 e le semifinali nel 2011, nel 2012 e nel 2014. Nello stesso periodo solo in due occasioni sono state eliminate al primo turno del World Group: a Napoli contro la Spagna nel 2008 (a segno poi nello spareggio di Olbia contro l’Ucraina), e a Genova lo scorso febbraio contro la Francia (rimediando a Brindisi con gli Usa).

RISULTATI

ITALIA-STATI UNITI 3-2

sabato
Serena Williams (USA) b. Camila Giorgi (ITA) 76(5) 62
Sara Errani (ITA) b. Lauren Davis (USA) 61 62

domenica
diretta su RaiSport2; differita su SuperTennis
Serena Williams (USA) b. Sara Errani (ITA) 46 76(3) 63
Flavia Pennetta (ITA) b. Christina McHale (USA) 61 61
Sara Errani/Flavia Pennetta (ITA) c. Allison Riske/Serena Williams (USA) 60 63 (840)

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