(Foto P.Boren)
Parigi – Dopo una prestazione a senso unico contro Jiri Lehecka, liquidato con un secco 6-0 6-1 6-2, Jannik Sinner approda agli ottavi del Roland Garros con il vento in poppa. Ma nonostante la superiorità mostrata in campo, l’azzurro predica calma e concentrazione: “A Roma ho giocato un match perfetto contro Ruud e il giorno dopo ho perso il primo set 6-1. Ogni giorno è diverso.” In conferenza stampa, l’altoatesino ha parlato della gestione dei match, dell’amicizia con Jack Draper – ora nella Top 5 – e ha affrontato anche il delicato tema della programmazione tra tennis maschile e femminile.
“È stata una partita davvero buona da parte mia,” ha esordito l’altoatesino. “In ogni set sono riuscito a brekkare all’inizio, e questo mi ha dato fiducia per portarla a casa.”
Sinner si è mostrato soddisfatto della gestione dell’incontro, ma consapevole che in un torneo come questo, nulla può mai essere dato per scontato:
“All’inizio di uno Slam, se riesci a non passare troppo tempo in campo, è una buona cosa. Però sappiamo bene quanto il copione di una partita possa cambiare rapidamente: basta iniziare male un set e si rischia di perdere il controllo del match. È già successo qui in altri incontri. Bisogna sempre restare concentrati.”
Il riferimento va anche a quanto accaduto a Roma poche settimane fa, dove dopo una prova quasi impeccabile contro Ruud, Sinner era poi inciampato contro Tommy Paul.
“Lì avevo giocato un match perfetto, e il giorno dopo ho perso il primo set 6-1 in mezz’ora. Nessuno mi credeva quando dicevo che ogni giorno può cambiare tutto, ma è proprio così. Per questo affronto ogni turno con la massima attenzione.”
Alla domanda su come percepisca le proprie sensazioni prima di un match, Jannik è stato chiaro:
“Dipende molto dall’avversario. Non si può controllare tutto, ma cerco di gestire ciò che è sotto il mio controllo. Stamattina sentivo di avere un buon tocco, ma le condizioni – pioggia, sole, rimbalzo – possono variare in pochi minuti. Anche oggi ci sono stati cambiamenti.”
Il prossimo ostacolo sarà **Andrey Rublev**, e l’azzurro non si nasconde:
“È un giocatore incredibile, sarà durissima. Devo riposare bene e prepararmi al meglio.”
La conferenza ha poi virato verso temi extra-campo, con una domanda su **Jack Draper**, sorprendentemente entrato nella Top 5 da pochi mesi:
“Conoscevamo già il suo potenziale da tempo. Ha passato momenti difficili, ha cambiato team, ma ora ha trovato continuità e solidità mentale. È uno dei giocatori più costanti del circuito da dopo lo US Open, ha vinto grandi tornei, ha fatto strada ovunque. Sono felice per lui, siamo amici e gli auguro il meglio.”
Impossibile evitare poi il dibattito sul tema **della programmazione dei match tra uomini e donne**, specie per le sessioni serali:
“Ho sentito tante opinioni, ma non siamo noi a decidere la programmazione. Il numero di match maschili e femminili sui campi principali è uguale, così come il prize money. Non voglio entrare troppo nel merito. Forse alcune cose cambieranno in futuro.”
Sollecitato su cosa farebbe lui, se potesse decidere, Sinner ha evidenziato le problematiche legate alla durata degli incontri:
“Nel serale, le partite maschili sono al meglio dei cinque set e possono durare molto. Per le donne, servirebbero probabilmente due match da tre set per garantire una sessione piena. Ma ripeto, non è una decisione mia. Oggi c’è già una certa parità sulla distribuzione dei campi principali.” (6980)