Cincinnati : Giornata nera per gli azzurri, fuori Sinner, Musetti e Sonego

(Foto FITP)

Cincinnati – Giornata nera per i tennisti azzurri. Escono nell’ordine Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego e Jannik Sinner. Se per i primi due le sconfitte erano prevedibili quella di Sinner fresco vincitore del Masters 1000 di Toronto lascia l’amaro in bocca. Musetti ha ceduto in due set al russo Daniil Medvedev n.3 del mondo che lo aveva già battuto la settimana scorsa a Toronto. Buono l’inizio match, ma poi Lorenzo ha ceduto al nervosismo, lamentandosi in continuazione e mostrando un atteggiamento non proprio professionale. Perdere contro il n.3 del mondo ci sta ed anzi sarebbe stata una sorpresa u risultato diverso, ma se si vuole diventare veri professionisti, bisogna sapere come stare in campo anche quando le cose non vanno bene. Sonego ci ha messo un set per capire come giocare contro Taylor Fritz n.9 del ranking. Il torinese ha lottato fino all’ultimo 15, ma su questi campi l’americano è superiore.

Delusione invece per Jannik Sinner. L’altoatesino aveva di fronte il serbo Dusan Lajovic, 33 anni e 66 del mondo . Ottimo rovescio ad una mano il serbo esprime il suo tennis migliore sulla terra battuta (finale persa a Monte-Carlo contro Fognini) ed era  entrato nel tabellone dopo aver passato le qualificazioni. Dalla sua aveva il vantaggio di essere abituato ai campi ed alle palline, che a detta anche di Medvedev sono più leggere di quelle di Toronto. Certo che anche Sinner ha avuto almeno due giorni per abituarsi alle palle, ma la colpa della sconfitta va ricercata nella risposta al servizio che oggi non funzionava come di solito. Jannik ha ceduto due volte il servizio al serbo, break sufficienti a dare a Lajovic il biglietto per il secondo turno. Oggi l’allievo di Vagnozzi e Cahill non è mai riuscito nei game di risposta a mettere in difficolta il serbo, che aggrediva ogni volta che possibile la seconda dell’italiano. Anche il dritto e il rovescio non avevano l’esplosività e la velocità di Toronto. Sempre in recupero Sinner ha subito il gioco di Lajovic senza riuscire a ribaltare la situazione. Una battuta di arresto forse anche prevedibile. Secondo Rino Tommasi più del 50% dei vincitori di un torneo perdeva al primo turno di quello successivo. Spesso si, ma non i campioni veri. Se Sinner vuole dare la scalata alla vetta del ranking i passi falsi non sono più ammessi. Tra quindici giorni gli US Open. Non si può più sbagliare. (1758)

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