Wimbledon : Djokovic stende Rublev, semifinale n.44 negli Slam

(Foto AELTC)

da eurosport.it

WimbledonNovak Djokovic concede un set a Andrey Rublev, poi rema senza paura verso la semifinale contro Jannik Sinner. Il serbo, che non perde sul Centrale di Wimbledon da 10 anni, compie un passo in più verso l’ottavo titolo all’All England Club. Si tratta della quarantaseiesima semifinale Slam per lui. Ora toccherà al nostro giovane azzurro fermarlo. “È bello per noi giovani vedere giocare Djokovic, imparare da ciò che fa bene, e trovare modi per essere simili a lui”. Parole profetiche di Jannik Sinner, appena una settimana fa sulla soglia d’ingresso dell’All England Club. In questi giorni Jannik e Nole si sono allenati assieme, si sono sussurrati parole al miele, si sono rincorsi e infine trovati. L’altoatesino ha strappato il suo primo ticket per una semifinale Slam grazie al successo contro Roman Safiullin, e il serbo lo ha seguito a ruota con un impressionante display di potenza sul Centrale, a spese di Andrey Rublev. Dopo i quarti vinti in rimonta sull’azzurro l’anno scorso, il 23 volte campione Slam coglie al balzo la nuova sfida, non prima di lanciare un monito: 4-6 6-1 6-4 6-3 il punteggio che piega la resistenza dell’avversario moscovita. Per Nole è la 26esima vittoria consecutiva in uno Slam, la 33esima qui a Wimbledon. I quarti Slam rimangono invece un tabù per Rublev, che aggiorna a 0-8 il suo record di vittorie-sconfitte in carriera: un passo maledetto, che certifica le difficoltà del moscovita al cospetto dei big del circuito. Sul prato del Centrale, il serbo attende un set prima di ingranare la marcia letale. La stessa marcia che, Sinner permettendo, potrebbe bastare a fargli raggiungere l’ottavo titolo qui a Wimbledon, nonché il record in condivisione con Roger Federer. Rublev vince un set quasi casualmente, ricavando il massimo dall’unica palla break lasciata per strada dal numero due mondiale. Poi il Nole formato monstre sale in cattedra: il secondo set è un no-contest, col Djoker che impiega poco per affondare il doppio break. Rublev finisce per disinteressarsi del set, per poi tornare a ringhiare nel terzo: ma anche qui, non basta la migliore versione del moscovita per sperare in un esito diverso. Appena i duelli superano la soglia dei 10 colpi, Djokovic si conferma vorace: il serbo azzanna nuovamente al quinto gioco. Il decimo game è il più combattuto del match: sei parità, tre palle del controbreak annullate da Nole, che riesce a sigillare il terzo atto al quarto set point. E’ l’ultimo scoglio verso la dodicesima semifinale qui a Wimbledon (la quarantaseiesima in uno Slam). Djokovic piazza il sorpasso decisivo al terzo gioco del quarto set, e non corre più rischi. Una semifinale che impreziosisce un curriculum già stellare: a 36 anni, il nativo di Belgrado diventa il terzo giocatore più anziano ad approdare in una semifinale Wimbledon, dopo Ken Rosewall e Roger Federer.

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