Wimbledon : Parola alle finaliste

Londra – Dopo la finale la parola alle due protagoniste.

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Ons Jabeur nonostante la sconfitta non nasconde la gioia per la sua prestazione “ Purtroppo c’è un solo vincitore, ma sono state due settimane positive per me e posso andare a testa alta. Non ho giocato al meglio terzo e quarto set. Lei è venuta avanti e non ho trovato soluzioni. Mi sono detta non devo perdere il secondo set, ma lei stava giocando meglio e non riuscivo più a servire bene. Mi sono detta di tutto, credo in te forza, anche ti amo, ma non è servito. Comunque l’esperienza di oggi mi ha dato la consapevolezza di poter vincere uno Slam prima o poi. È l’inizio di tante cose grandi per me e cercherò di stare positiva. “ Ons ha dietro di lei tutta una nazione la Tunisia che per la prima volta nella storia si trova una campionessa di tennis. “Spero con questa prestazione di essere un’ispirazione per le generazioni future e specialmente per le ragazze. Rientrerò in Tunisia giovedì ed il ministro dello Sport mi ha detto che mi aspetta una bella sorpresa. Vedremo” conclude sorridendo Ons che sa stare al gioco dello sport dove si vince e si perde, ma si dà sempre il massimo.

Elena Rybakina vincitrice a sorpresa di Wimbledon a soli 23 anni appena compiuti l’emozione di vere fatto una grande impresa. “Avevo avuto in passato molti incontri come questo. Ho cercato di stare calma perché non ero partita molto bene. Poi mi sono concentrata sul mio gioco perché Ons giocava molto bene specialmente con le smorzate. “ Un’ esultanza limitata al momento del match-point. “Non ho esultato troppo perché ancora non ci credo a quello che ho fatto. Con il mio team abbiamo lavorato così tanto che non mi sembra possibile avere vinto Wimbledon. Sono di carattere molto calma ed anche mentre facevo il discorso mi sono detta ora mi metto a piangere. Non credevo di poter terminare il discorso tante erano le emozioni. Forse tra qualche giorno esulterò, ma non oggi. Oggi ero molto stressata, devo dire di essermi goduta più la semifinale che oggi. Nel 1° set ero nervosa ed avevo bisogno di tempo per aggiustare il mio gioco. “ Non mancano poi i complimenti alla Jabeur. “Ons è un’ottima persona. In uno dei primi tornei che ho fatto ero con mio padre e non sapevamo nemmeno dove fosse il circolo. Lei mi ha aiutato ed io ero ancora 200 del mondo e lei nella top-20, mostrato tutto è una persona gentile e squisita. “ L’esperienza di Wimbledon coa insegna. “ Due cose che non c’è bisogno di avere un super team da ragazzini. Io fino a 17 anni ero seguita solo da mio padre. Poi questa finale mi ha imparato tante cose e se sarò ancora a questo livello saprò dello stress e saprò gestire tutto molto meglio di oggi.” Un’ottima giocatrice che fa del servizio e della potenza da fondo le sue armi migliori. Ha avuto anche un tabellone difficile con la Halep vincitrice nel 2019 in semifinale. Rybakina può ancora migliorare tanto specialmente nei colpi al volo sui quali ha ancora dei problemi. Oggi è andata spesso a rete, ma la percentuale dei colpi vinti è sotto il 50%. Una tennista non ancora completa che sarà tra quelle da battere anche nel futuro prossimo.

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