A.Mastroluca per supertennis.tv
Risultati : (25)K.Muchova b (1) Barty 16 63 62
(22)Brady b. Pegula 46 62 61
Melbourne – Karolina Muchova elimina la numero 1 del mondo in rimonta. A Jennifer Brady il derby USA con l’amica Jessica Pegula. Fuori dal torneo, Kenin è stata operata di appendicite
“Quando da piccola ho avuto il mio primo computer” ha raccontato Karolina Muchova, “ho scelto come sfondo un’immagine della Rod Laver Arena”. Oggi su quel campo ha giocato, e continuerà a giocare. Ha raggiunto infatti la sua prima semifinale Slam in carriera grazie al successo 16 63 62 sulla numero 1 del mondo Ashleigh Barty. Chris O’Neil rimarrà dunque ancora l’ultima australiana ad aver vinto lo Slam di casa, nel 1978.
La ceca sfiderà Jennifer Brady, semifinalista anche allo US Open 2020, che ha superato 46 62 61 l’amica Jessica Pegula. Muchova, numero 27 del mondo, conferma la recente tradizione dell’Australian Open. Dal 2013, ogni anno almeno una giocatrice ha raggiunto qui la sua prima semifinale in un major.
Barty, sconfitta per la seconda volta nei quattro quarti Slam giocati (l’altra a Melbourne contro Petra Kvitova nel 2019) ha perso solo sei punti nei primi cinque game. In un quarto d’ora era già 5-0, e poco dopo ha chiuso il primo set. All’inizio del secondo, la ceca ha chiesto e ottenuto un lungo medical time-out. “Mi girava la testa alla fine del primo set, mi sentivo stordita, mi hanno misurato la pressione” ha spiegato Muchova che ha anche applicato del ghiaccio per abbassare la temperatura. Da quel momento la partita cambia.
“Ho cercato di essere più aggressiva, di giocare più veloce e venire di più a rete” ha detto Muchova che vince facilmente il secondo set e si lancia verso il primo successo in carriera contro una numero 1 del mondo. Barty, che ancora non aveva perso un set, manca tutte le cinque palle break guadagnate nel parziale decisivo e si fa sempre più visibilmente prendere dalla fretta nella conclusione dei punti. Muchova completa il suo ottavo successo del 2021 con 17 vincenti e un ace sul match point.
Barty non si è lamentata del lungo medical time-out dell’avversaria. “E’ dentro le regole, le era permesso di prendersi quel tempo. Se non lo fosse stato, i fisioterapisti e i dottori l’avrebbero detto. Sono delusa dall’aver permesso a quell’episodio di diventare il punto di svolta della partita”.
Jennifer Brady batte l’amica Jessica Pegula, l’ultima avversaria ad averla sconfitta prima dello scorso US Open in cui ha centrato la prima semifinale in un major perdendo in tre set contro Naomi Osaka.
Nel primo quarto di finale tutto statunitense all’Australian Open in singolare femminile dal 2015, Pegula ha sorpreso nel primo set la testa di serie numero 22 che prima di questo match aveva perso solo diciassette game. Ma col passare dei game cresce l’efficienza di Brady al servizio. Rischia la prima, ne mette in campo appena meno di una su due, ma vince l’82% dei punti con un significativo 12 su 12 nel terzo set. In un’ora e 40 minuti, Brady conquista la semifinale contro Muchova. La ceca ha vinto l’unico precedente, 64 36 76(2) al WTA International di Praga, nel 2019, sulla terra rossa.
Kenin operata per un’appendicite
Nella notte italiana, la numero 4 del mondo Sofia Kenin ha annunciato di essere stata operata lunedì per un’appendicite. Dopo l’eliminazione al secondo turno dell’Australian Open, la campionessa dell’edizione 2020 si era iscritta al WTA 250 in corso a Melbourne Park, il Phillip Island Trophy, ma aveva incassato una sorprendente sconfitta contro la diciottenne Olivia Gadecki, prima teenager senza ranking a battere una top 10 dal 1997. “Ho visto il medico del torneo perché avevo dei forti dolori addominali – ha raccontato la statunitense su Twitter -, e mi è stata diagnosticata un’appendicite acuta”. Kenin non ha dato indicazioni sulla durata della sua convalescenza. (636)