ROLAND GARROS : Stefano Napolitano “L’emozione all’inizio era forte”

(Foto Patrick Boren)
“L’emozione all’inizio era forte, quando si gioca in un contesto del genere si ha rispetto per tutto, ma voglio e spero che per me diventi normale giocare in questi tornei. Dopo il primo set ho chiamato il fisio perché, forse lo stress, ma anche il caldo mi sentivo debole, mi girava la testa. Ero sotto di un break (0-2) ed il gioco del 2-1 è stato molto importante. Ho visto che anche lui aveva qualche problema e mi sono detto di tenere duro con tutte le mie forze. Quando sono arrivato a Parigi avrei firmato per passare le quali e vincere un turno. L’esperienza di Roma, mi ha aiutato molto, mi ha fatto capire che si può giocare ad un livello alto .”
Battere una testa di serie non è mai facile
“Lui è un giocatore di livello, che ha giocato e gioca partite di qualità. Aveva giocato la finale a Ginevra, le condizioni erano diverse ed ho sfruttato questo vantaggio a mio favore. ”
Ventidue anni e molti margini di miglioramento
“”Un colpo dove posso ancora migliorare è il servizio. Se servo bene posso vincere punti veloci ed anche il dritto dove ho lavorato tanto visto che non è un colpo naturale. Poi la parte fisica ed anche quella mentale.”
Montepremi per questo secondo turno settantamila euro
“Non son abituato a vincere così tanto, la mi piace investire nel mio team negli allenatori e nelle persone che mi stanno accanto. Brandi poi Rogulic un croato che mi segue per la parte fisica, Antonio Sacco per la parte mentale. La parte mentale è complessa ed importante Mi sono fatto aiutare per gestire le emozioni, il comportamento in campo. Non è facile, ma è molto importante. Io sono calmo di carattere, all’inizio dell’anno ho avuto qualche problema ed ogni tanto mi si chiude la vena ed anche per questo lavoro sul mentale. Dimentica nel team mio padre che per fortuna non lo pago, ma che dovrò invitare a cena. ”
Contro Zverev non hai praticamente esultato
“Non ce n’era la ragione. Il torneo non finito. Esulterò quando vincerò qualcosa d’importante . Ho degli obbiettivi, ma non mi sono dato un termine. Lorenzi a 36 anni gioca il suo migliore tennis io spero di farlo il giorno prima di ritirarmi. E poi ora c’è da pensare a Schwartzam.” (628)

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