FedCup Italia Slovacchia 1-0 : Schiavone vince. Sconfitta Schmiedlova.

(Foto Brigitte Grassotti)

Forlì – La nazionale italiana di tennis sta giocando il primo turno del Gruppo II Mondiale di Fed Cup. Al comando di  Garbin, neo capitano non giocatore dal mese di ottobre dello scorso anno, il gruppo azzurro proverà a rinverdire i fasti delle stagioni passate avviate nel lontano 2006 anche se le prospettive per il futuro non sono più quelle del decennio appena trascorso. Francesca Schiavone e Sara Errani le veterane, con Jasmine Paolini e Martina Trevisan a fare la gavetta, le protagoniste di questa due giorni tennistica emiliana che vede la sfida di primo turno del World Group II di Fed Cup tra Italia e Slovacchia. Schiavone vs Schmiedlova il match d’apertura del confronto.

Primo set: doppio break reciproco in avvio di partita. La leonessa tiene poi il servizio nel terzo game e passa a condurre 2-1. I suoi grugniti echeggiano come quando raggiunse la quarta posizione mondiale del ranking WTA. È la pesantezza delle palle che escono dalla sua racchetta ad essere meno ridondanti. L’avversaria che Francesca ha di fronte è la tipica giocatrice dell’Est. Gran fisico atletico, rovescio bimane e diritto tirato sempre a mille a far correre. Tuttavia le variazioni dell’azzurra riescono a reggere l’urto fisico. Tra parabole arrotate di diritto e rovesci con effetto tagliato dal rimbalzo radente, alternati dal suo rovescione a tutto braccio e l’aggiunta di qualche buona calata a rete chiusa da volee ficcanti, la Schiavone va avanti nel punteggio fino al 4-3 e 15-40 su servizio della slovacca. Il vantaggio si annulla ma poi la Schmiedlova compie prima un doppio fallo e poi un errore di misura e l’azzurra va sul 5-3 con il turno di battuta per chiudere la frazione. Il game parte male per l’italiana, 0-30, ma la fretta di recuperare la distanza conducono a 3 errori non provocati la slovacca. Poi una palla miracolosa regala il set alla Schiavone. 6-3 in 51′ di gioco.

Secondo set: la leonessa mette subito a segno un break e va sul punteggio di 1-0. Forte della sua esperienza manovra bene gli scambi e costringe spesso la Schmiedlova a cadere nei trabocchetti tattici che colpo dopo colpo Francesca sta nascondendo sul lento terreno di gioco. Toglie ritmo, lo alza, lo riabbassa, senza lesinare improvvisi drop shot o lungolinea spazzacampo vincenti. Velocemente lo score va sul 2-0, poi 3-0 Italia, senza che la contro parte riesca a modificare l’equilibrio del match. Pare la leonessa indomita dell’epoca d’oro al Roland Garros. Negli atteggiamenti di trance agonistica pare la stessa, soprattutto quando mette a segno i tipici sventagli diagonali. Dopo 16 minuti dal termine della prima frazione il punteggio va sul 4-0, grazie ad una prima palla di servizio ottima ed a seguire un drittaccio imprendibile. Il game della bandiera per la Slovacchia giunge al quinto gioco, non troppo semplice però. La Schiavone continua la sua marcia verso la vittoria, mantiene la battuta e passa sul 5-1. Il successo arriva pochi minuti dopo. Pur avendo sprecato due palle match con errori banali, una terza annullata da un vincente della slovacca, non fallisce alla quarta. Schiavone batte Schmiedlova 6-3, 6-1 in ottanta minuti. Effetto della maglia azzurra. Con questo risultato la Schiavone allunga così il suo personale record di successi in Fed Cup dove in singolare ha vinto con questo 23 volte. La migliore performance tra le tenniste italiane che abbiano giocato con la divisa della nazionale.

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