Per il tennis italiano quella di Flavia Pennetta alle Wta Finals di Singapore è la quarta partecipazione al Masters femminile riservato alle migliori otto giocatrici della stagione negli ultimi sei anni.
In passato anche Raffaella Reggi e Silvia Farina si erano qualificate, ma quando la formula era meno selettiva: i posti erano infatti 16. Poi sono arrivate Francesca Schiavone (2010) e Sara Errani (2012 e 2013): hanno colto un successo a testa per edizione (tre in totale, uno la milanese e due la romagnola), pur senza raggiungere le semifinali. Quest’anno toccherà alla Pennetta, reduce dallo storico trionfo agli US Open.
Nel 2010, la Schiavone perse i primi due incontri, ma vinse l’ultimo contro Elena Dementieva. Fu l’addio al tennis della russa. La notizia si diffuse in mattinata e fece rapidamente il giro del mondo. Avvisarono tutte tranne Francesca, che così potè giocare senza alcun condizionamento. Dopo il match, incredula, partecipò alla piccola cerimonia di commiato della russa.
Quindi c’è stata l’avventura turca di Sara Errani in lizza tra le magnifiche otto a Istanbul nel 2012 e nel 2013. Tre anni fa la romagnola battè Samantha Stosur e sfiorò una clamorosa semifinale. L’australiana prese il posto di Petra Kvitova e fu dominata al terzo set. Fu una vittoria dai mille significati, perché arrivò nel giorno del quarto anniversario della morte di Federico Luzzi. Il passaggio del turno sfumò al termine di una furibonda battaglia contro Agnieskza Radwanska. Sarita mostrò un bagaglio tecnico di grande qualità ma si arrese 67 75 64 dopo essere stata avanti 76 5-4. Peccato per i sei giochi consecutivi persi tra il secondo e il terzo set. Infine nel 2013 due battute d’arresto contro Victoria Azarenka e Na Li e un successo contro Jelena Jankovic nel match di chiusura.
fonte www.federtennis.it (798)