Daniele Bracciali intercettato nel 2007 dalla procura di Crema. Le conversazioni.

Fonte Arianna Ravelli www.corriere.it

MILANO La «crema» c’è anche nel tennis. Decisamente appetitosa. Quando il calcio latita («soccer until april no creme», dice a un certo punto Manlio Bruni, commercialista già indagato, a Thomas Nyghan, ex tennista svedese, i suoi occhi e le sue orecchie sui circuiti, che gli risponde: «Big cremas stanno arrivando»), i maghi delle combine si rivolgono ai campi di tennis. Dove trovano la stessa disponibilità che hanno sperimentato nel mondo del pallone. È questa una delle scoperte cui è arrivata la procura di Cremona, quando ha letto il contenuto di circa 200 smartphone e computer degli indagati del Calcioscommesse. Le millanterie non mancheranno e le responsabilità penali sono tutte da provare, ma il quadro che emerge è una gigantesca figura di… crema.

Bracciali: «Viva il re»

Illuminante una conversazione tra Daniele Bracciali, in chat «braccio78», e Manlio Bruni, il commercialista del gruppo dei bolognesi. È il 9 luglio 2007, siamo alla vigilia del match di Bracciali contro Jenkins a Newport. Il tramite tra i due è tale Goret. Comincia Bruni: «È importantissimo vincere il primo set e se possibile andare un break avanti nel secondo». Braccio78 è titubante: «Tira una brutta aria». Bruni: «Ok, ma facendo in live non se ne accorgerebbe nessuno». Braccio78: «Se lo conoscevo (l’avversario, ndr) avrei potuto. Di solito ci offrono 50. Poi dipende, ma domani preferisco giocarla, magari per una prossima volta se ne può parlare». Bruni: «50 potrei farcela ma è indispensabile vincere il primo»; Braccio78: «Molto importante è che quello che ci gioco lo conosco così ci parlo prima»; Bruni: «Tu prova a vincere il primo, se lo perdi e perdi in due non se ne fa niente». Braccio78: «Oggi Volandri ha fatto di sicuro così»; Bruni: «50 per un set mi sembra buono»; Braccio78: «Non male, però a ‘sto giro gioco normale. Se cambio idea ti faccio sapere»; Goret: «Se decidi mandami sms con scritto Viva il re». Bracciali è incerto: «O perdo in due set, o vinco il primo, gioco 1-2 game del secondo e mi ritiro. In questi due casi a quanto si può arrivare?». Bruni: «Tu provi a vincere il primo e poi ti ritiri dopo alcuni games e siamo d’accordo per 50, altrimenti se perdi il primo poi puoi arrivare a vincere la partita e con me non hai nessun impegno». Braccio78: «Al 90% è no. Ma tra un paio d’ore ti mando sms». Bracciali perse in 2 set. L’11 novembre Bracciali è preoccupato: Alessio Di Mauro, un altro tennista, è stato squalificato per aver scommesso. «Visto Di Mauro? Ora tocca a noi. Mi rompono le palle per 370 euro. Galimberti è nella merda. Ha giocato molto e forse anche su suoi match. Volandri… troppi match sospetti».

«Potito acquistato»

Il 6/12/2007 Bruni parla con tale Enrico Sganzerla. «Abbiamo acquistato Potito». Sganzerla: «Meno male una buona notizia»; B.: «Dice che lo vuole fare. Lunedì torniamo apposta per parlare con lui. Devo portargli tre telefoni e tre schede. Anche uno per Mara» (Santangelo?, ndr). I due poi parlano di altri tennisti italiani. B.: «Bolell è difficile. Pistolesi (il coach, ndr) non vuole. Unico problema è che Mara è ancora mezza rotta. E Poto è a rischio squalifica. Speriamo solo una multa. Comunque ho convinto Braccio a fare quali a Chennai, non si sa mai». Anche Massimo Erodiani, gestore di un’agenzia di scommesse indagato della prima ora, parla di Starace con tale Corradino. Siamo a poche ore dalla finale del torneo di Casablanca 2011 che Starace gioca (e perde in 2 set) contro Andujar, fin lì sempre battuto. «Starace ha fatto un assegno in garanzia?». «Sì. Ho visto i due assegni loro . Mi hanno detto muovi il max perché è fatta, vince ansimar (poi si corregge: Andujar, ndr). Ieri l’hanno fatto con Montanes (sconfitto in semifinale, ndr). Hanno vinto 1,5 milioni di euro, sul live altrettanti» . (987)

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