Wimbledon : Nadal non si arrende mai. Batte il dolore e Fritz . Semifinale!

Risultato : Rafael Nadal (ESP) [2] b. Taylor Fritz (USA) [11] 2-6 7-5 3-6 7-5 7-6(4)

Londra – Il vecchio leone non si arrende nemmeno agli infortuni e la nuova generazione dovrà ancora fare i conti con lui. In un epica battaglia dura 4 ore e 21 minuti

Rafael Nadal batte l’americano

Taylor Fritz testa di serie n.11 e si qualifica per l’ottava volta per le semifinali di Wimbledon. E’ stata una partita di quelle da ricordare ed alla quale si doveva essere presenti. Nadal ha iniziato perfettamente togliendo subito il servizio a Fritz poi dal 3-1 per ha iniziato a sbagliare, a non forzare più i punti. La maledizione Fritz? Visto che con l’americano durante la finale di Indian Wells si era infortunato procurandosi una frattura da stress alle costole? No era solo l’acutizzarsi di uno stiramento agli addominali procuratosi nel match di secondo turno contro Berankis. Quando si cambiava la maglietta Rafa mostrava una vistosa fasciatura all’addome di cui non ha mai voluto parlare in conferenza.

Nadal era come spento. Nessun ruggito, colpi che avevano perso potenza, servizio che superava appena i 160 km/h. Sulle tribune si temeva il ritiro, ma tutti sanno che Rafa ,che è un vero sportivo , non abbandona mai per rispetto del pubblico e dell’avversario. Fritz approfittava della situazione ed infilava una striscia di 5 giochi consecutivi per portare a casa la prima frazione. Stessa storia nel secondo set. Nadal vola sul 3-0 , poi subisce il ritorno di

Fritz cha va avanti 4-3. Lo spagnolo chiede l’intervento del fisio e va negli spogliatoi per farsi curare. Al rientro Nadal si muove leggermente meglio, ma non riesce più a forzare il servizio. Mette la palla in campo più o meno a 165 all’ora che a questi livelli vuol dire prendersi una fucilata in risposta. Stranamente Fritz rimane dietro la riga di fondo e non attacca ne la prima ne tantomeno la seconda di Nadal. Sarà un errore ripetuto fino alla fine che gli costerà il match. Rafa vince la seconda frazione facendo il break decisivo sul 6-5. Il terzo e quarto set saranno la ripetizione dei primi due. Nadal che gioca senza servizio e Fritz che non ne approfitta. L’americano in più insiste a giocare sul dritto di Nadal non vedendo che

Rafa gioca il rovescio quasi solo in back. Molto conservativo lo spagnolo cercava di evitare i movimenti che gli davano dolore, ma Fritz era incapace di cambiare tattica, di approfittare dei punti deboli del vincitore di 22 Slam. Si arrivava al quinto con Nadal che andava avanti di un break, ma poi cedeva di nuovo il gioco di battuta. Conclusione logica e degna di una lotta formidabile al maxi tie-break. Rafa da leone che non muore mai andava avanti cinque punti a zero. Fritz frastornato non riusciva a reagire. Nadal guadagnava sei match-points. Il primo Fritz lo annullava con un servizio vincente. Il secondo il dritto vincente era quello di Rafa. Dieci a quattro e semifinale n.8 a Church Road. Non è stata tecnicamente una partita bellissima. Più che altro l’intensità agonistica e la voglia di vincere di Rafa hanno infiammato il pubblico. Qualche giocata bella, anche bellissima, ma anche tanti errori per la stanchezza, per la tensione del momento. Fritz ha dimostrato di non essere capace di leggere le situazioni di gioco e di cambiare all’occorrenza il proprio piano di attacco. Oggi specialmente quando nel quinto

Nadal ha servito sul 4-5 e sul 5-6 sarebbe stato importante attaccare il servizio dello spagnolo. L’esito dei due giochi non sarebbe cambiato, ma almeno avrebbe messo pressione all’avversario. E poi l’insistenza sul dritto, il colpo migliore di Rafa che oggi giocava solo rovesci slice. Il risultato si è visto. Un’occasione persa di giocare una semifinale a Wimbledon. Nadal da parte sua ha fatto vedere il grande campione che è, che non si arrende nemmeno agli infortuni. E disobbedisce anche al padre alla sorella ed a Carlos Costa che lo invitavano a ritirarsi. Tutta la sua carriera è stata una lotta contro il dolore e gli infortuni. Rafa ha saputo essere più forte di tutte le avversità. Tanto di cappello e che continui a deliziarci con il suo tennis di lotta.

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