Roland Garros : Rafael Nadal “Mi dispiace per Sasha”

Dall’inviato a Parigi
(Foto P. Boren)

Parigi – In finale dopo tre ore e tredici minuti di lotta, conclusa solo per l’infortunio occorso a Alexander Zverev, Rafael Nadal non gioisce per la 14esima finale raggiunta il giorno del suo 36esimo compleanno.
“Non è bello né facile parlare dopo quello che è accaduto. Spero soltanto che non sia nulla di grave, che sia il tipico problema di quando uno si storce la caviglia, ma che non ci sia nulla di rotto. Era un match molto molto duro, sapevo quanto lui ci tenesse a vincere il primo Slam e peraltro aveva iniziato giocando benissimo. Umanamente non si può restare indifferenti a quello che è successo, mi spiace davvero tanto. Il fatto che per me sia un sogno essere in finale al Roland Garros non cancella il dispiacere per quanto sta vivendo un collega con cui mi sono allenato tante volte. La superficie? Non è stata quella il motivo del suo infortunio, il campo era in buone condizioni, non dobbiamo dare colpe al terreno. E’ stato un episodio sfortunato che quando deve capitare capita”.

L’espressione seria Rafa continua “Ero con lui mentre faceva l’ecografia, volevo sincerarmi delle sue condizioni ma non voglio dire nulla al suo posto. Nel caso sarà lui a comunicare quello che è risultato dall’esame”.

“Le condizioni erano le più lente che ho incontrato da tanto tempo a questa parte. L’umidità ha reso il campo molto lento e non riuscivo a fare il gioco che avrei voluto per metterlo in difficoltà. Lui ha cominciato il match alla grande, e se Sascha gioca bene può essere pericoloso ovunque. Quel primo set è stato un miracolo. Ho solo cercato di stare lì a lottare cercando soluzioni. Con questa umidità la palla non rimbalzava alta e probabilmente lui sentiva di non avere quelle difficoltà che in passato ha trovato con me. Durante il match ci sono stati tanti momenti in cui ci siamo trovati a dover sopravvivere al termine di scambi lunghi”.

“Andare avanti a lottare per me non è tanto una questione di provare qualcosa a me stesso, quanto di divertirmi ancora nel fare quello che faccio. Essere ancora competitivo, inoltre, e giocare in questi grandi stadi, è qualcosa che mi emoziona e mi fa felice, perché in fondo amo la competizione. Sono grato di avere ancora una chance di giocare la finale del Roland Garros. Tutti i sacrifici che faccio per allenarmi assumono un senso in queste occasioni”.

“Ruud è un professionista, lo conosco bene e non è una sorpresa se andrà in finale. Conosco bene anche la sua famiglia. Persone per bene, gentili e sono contento che abbiano successo.”

“Fisicamente sto bene anche se oggi le condizioni erano umide e pesanti. Contrariamente a quello che si pensa per me le condizioni lente non sono un vantaggio. La palla non prende gli effetti e non riesco a tenere fuori dal campo l’avversario. In queste condizioni per me è difficile come in Australia contro Shapovalov. Comunque ero più sorpreso di essere arrivato in finale in Australia che qui.”

Nadal non si preoccupa neanche del risultato. “Dimostrare qualcosa ? Io devo essere al meglio giorno per giorno. E’ importante quanto ti piace quello che fai. Essere in salute per giocare giorno dopo giorno. Io amo giocare a tennis ed essere nei stadi più belli del mondo.” (1162)

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