Roland Garros : Rafael Nadal “Un onore ricevere il trofeo dalle mani di Rod Laver”

(Foto Patrick Boren)

Centrale : R.Nadal (SPA) b. D.Thiem (AUT) 63 57 61 61

Dodici vittorie al Roland Garros, una cosa inimmaginabile, Rafael Nadal entra nella leggenda e riceve la coppa n°12 da Rod Laver, mancino come Rafa, l’unico ad avere centrato due Grand Slam in carriera.
“E’ stato un grande onore essere premiato da Rod Laver. Ricevere il trofeo da un campione come lui. E’ una delle leggende che hanno fatto grande il nostro sport. Un cosa bellissima per me e per tutti quelli che amano il tennis. E’ uno dei più grandi nella storia di questo sport.”
Sorride Nadal che oggi ha giocato un tennis molto aggressivo scendendo a rete 27 volte
“Di solito quando scendo a rete è per finire il punto. E faccio delle buone volée. Contro Thiem ‘importante è non perdere terreno quando gioca il dritto, perché è un colpo che fa molto male. Penso di aver gestito bene la partita. L’inizio è stato molto combattuto. Ci sono stati punti molto belli ed era difficile di giocare sempre allo stesso livello. Nel secondo vincevamo abbastanza facilmente i nostri giochi di servizio. Poi io ne ho fatto uno non molto buono ed ecco che ho perso il set. Quando sono andato al bagno ho riflettuto sui primi due set e quando sono rientrato avevo le idee più chiare.”
Tanto chiare da lasciare che un gioco per set nelle due frazioni conclusive
“Non è vero che gioco ogni punto come se fosse un match-point, altrimenti perderei molto più spesso di quanto vinco ” scherza Nadal che fa ridere tutta la platea. ” E’ vero che ho avuto molti problemi fisici nella mia carriera ed è per questo che metto tanta passione ed intensità nel mio gioco. Altrimenti non sarei dove sono. Ho bisogno di questo. So che non durerà in eterno ed allora cerco di essere positivo e mettere intensità in quello che faccio. Per tutto il tempo che continuerò’ a giocare cercherò’ di mettercela tutta. Altrimenti a questo punto della mia carriera non avrebbe senso giocare in modo diverso.”
Anno difficile con la ricaduta dell’infortunio al ginocchio e le sconfitte a Montecarlo, Barcellona e Madrid.
“Quello che è difficile è quando i problemi si accumulano. Mi sono costate tante energie risolvere i problemi uno dopo l’altro. Il mio team mi ha aiutato tanto. A Barcellona sono restato due ore da solo negli spogliatoi a riflettere sul seguito a dare alla mia stagione. Dovevo fermarmi e lasciare al mio corpo il tempo di recuperare, o continuare cambiando radicalmente il modo di vedere le cose?. Ho potuto cambiare il mio stato d’animo ed andare avanti passo dopo passo. Fortunatamente miglioravo di torneo in torneo. Tutti questi piccoli dettagli che sono riuscito a migliorare giorno dopo giorno mi hanno portato fino qui a questa vittoria.”
Slam n°18 a solo due lunghezze dal record di Roger con la possibilità di fare meglio
“Credo che sarà difficile, ma devo ricordare che a causa degli infortuni ho saltato almeno 15 Slam. Ma francamente non guardo cosa c’è di meglio in casa del vicino.Non m’importa se ha una televisione più grande o un giardino più bello. Non è cosi’ che intendo la vita. Se da qui alla fine della mia carriera avrò’ la possibilità di vincere un o due Slam ed avvicinarmi a Roger sarebbe incredibile. Ma francamente è l’ultima cosa a cui penso. Sono contento della mia vita e del mio tennis.” (461)

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