Wimbledon : Angelique Kerber regina di Wimbledon, Serena cede in finale

da www.federtennis.it

Il sogno di “Angie” è diventato realtà, mentre Serena dovrà attendere ancora per riscrivere la storia. E’ la tedesca Angelique Kerber

Angelique Kerber GER v Serena Williams USA in the final of the Ladies’ Singles on Centre Court. The Championships 2018. Held at The All England Lawn Tennis Club, Wimbledon. Day 12 Saturday 14/07/2018. Credit: AELTC/Ben Solomon

la nuova regina di Wimbledon, terzo Slam della stagione che si è concluso sui prati dell’All England Lawn Tennis. In finale la 30enne mancina di Brema, numero 10 del ranking mondiale, ha battuto per 63 63, in un’ora e 5 minuti di partita, Serena Williams, numero 181 Wta (ma gli organizzatori le avevano attribuito la 25esima testa di serie). “Angie” si è così presa la rivincita per la finale persa in due set due anni fa diventando la prima tedesca ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del torneo 22 anni dopo Steffi Graf (1996).
Per la Kerber è il terzo titolo Slam, dopo Australian Open (superando proprio Serena) e Us Open 2016 (battendo la Piskova), il 12esimo complessivo: grazie a questo risultato da lunedì ritornerà al numero 4 del ranking.
Resta invece ferma a quota 23 trofei Major Serena – la terza finalista più “anziana” dell’Era Open dopo Navratilova (Wimbledon 1994) e Venus (Wimbledon 1997) – che rientrerà in top 30 (sarà numero 28): per adesso il record di Margaret Court (24 Slam) resiste.

The moment @AngeliqueKerber won #Wimbledon for the first time 🏆#TakeOnHistory pic.twitter.com/GsySRMNXaq
— Wimbledon (@Wimbledon) 14 luglio 2018

FINALE TRA DUE EX NUMBER ONE – C’è un’atmosfera elettrica sul Centre Court. Nel box reale accanto a Kate, moglie del Principe William, c’è Meghan Markle, neo moglie del Principe Harry e grande amica di Serena. Sembra tutto perfetto per celebrare l’ennesima impresa targata Williams, ed invece…. La cronaca. Qualche errore di troppo è costato il break a Serena già in avvio, con la Kerber che ha subito allungato sul 2-0. Nel quarto gioco, però, la Williams ha messo a segno il contro-break strappando a zero la battuta alla tedesca e poi è passata a condurre 3-2. Nel settimo gioco Williams ancora in difficoltà: ha recuperato da 0-40 a 30-40 ma ha comunque perso il servizio con “Angie” che ha continuato a cercare di farla muovere il più possibile. La 30enne mancina di Brema ha confermato il break salendo 5-3 e nel gioco successivo un rovescio sotterrato in rete da Serena ha regalato il primo set alla Kerber, in appena mezz’ora. Seconda frazione un po’ più equilibrata almeno fino al sesto gioco quando Angelique, un vero e proprio muro, ha strappato ancora la battuta all’americana, apparsa spesso in debito d’ossigeno, allungando poi sul 5-2. Nel nono gioco Angelique per una volta non ha tremato: Serena ha lottato come una tigre ma un’ultima risposta di rovescio in rete ha chiuso la sfida. Per la Kerber, in lacrime per la gioia, si è trattato solo del terzo successo in nove sfide con la Williams.

ANGIE SI E’ RITROVATA – Non ha quasi avuto il tempo di godersi la leadership mondiale, conquistata dopo il suo secondo Slam, vinto a New York nel 2016, che si era ritrovata nel giro di meno di un anno mese addirittura fuori dalle top 20. Poi lo scorso novembre la drastica decisione di lasciare coach Torben Belz e di affidarsi a Wim Fissette. E dall’inizio di questa stagione le cose hanno ripreso a girare per il verso giusto: a Sydney è tornata a vincere un titolo ben 16 mesi dopo il successo agli Us Open, poi ha fatto, tra l’altro, semifinale a Melbourne (dove ha fallito due match-point con la Halep), semifinale a Dubai, quarti sia ad Indian Wells che a Miami, quarti al Roland Garros (per la prima volta in carriera), semifinale ad Eastbourne (con un match-point a favore contro Wozniacki) e prepotente ritorno in top ten. Ora il trionfo a Wimbledon, con la rivincita su Serena, in un torneo dopo ha ceduto un set soltanto (al secondo turno contro la qualificata statunitense Claire Liu, vincitrice lo scorso anno del titolo junior).
Durante la premiazione il primo pensiero è stato proprio per la rivale: ”Serena tu sei un’ispirazione per tutti e sono sicura che presto vincerai un altro Slam” – ha detto una Kerber visibilmente commossa, che poi ha aggiunto: ”Sapevo che avrei dovuto giocare il mio tennis migliore per batterla e ci sono riuscita. Sono state due settimane incredibili ed ho apprezzato ogni momento. Ed è fantastico essere la prima tedesca che è riuscita a vincere dai tempi di Steffi”.

“I think I’m the next one after Steffi who won – it’s amazing”

A special moment for @AngeliqueKerber, #Wimbledon champion pic.twitter.com/aTTNqo2CJp
— Wimbledon (@Wimbledon) 14 luglio 2018

MA SERENA E’ TORNATA (ED IL RECORD ARRIVERA’) – Dopo l’abbraccio a fine match non si è seduta nemmeno per un attimo. Chissà quanto avrebbe voluto rigiocarla daccapo questa finale Serena. ”E’ stato un torneo incredibile per me” – ha detto trattenendo a stento le lacrime -. ”Ho lavorato tanto per essere qui ma non posso essere delusa, era solo il mio quarto torneo. Ci ho provato davvero ma Angelique ha giocato molto bene: è una buona amica, ha meritato di vincere e so che apprezzerà tanto questo momento. Oggi ho giocato un po’ per tutte le mamme. Comunque ci riproverò, state sicuri”. Straordinaria Serena, capace di arrivare in finale nel torneo più prestigioso del mondo meno di dieci mesi dopo aver dato alla luce la sua Olympia (per non parlare delle complicanze post-parto). ”Voglio solo dimostrare di essere tornata”, aveva ripetuto in questi giorni, e forse fino alla qualificazione per la finale è stata anche la verità. Ma era chiaro che avrebbe voluto tutto: l’ottavo trofeo a Wimbledon (dopo quelli vinti nel 2002, 2003, 2009, 2010, 2012, 2015 e 2016), salire a quota 24 Slam agganciando in vetta alla speciale classifica la primatista Margaret Court, diventare la prima “mamma” a conquistare il titolo dai tempi di Evonne Goolagong, l’australiana di origini aborigene che vinse ai “The Championships” nel 1980 appena sette mesi dopo essere diventata madre. E la quarta in assoluto nell’Era Open – ci sono riuscite anche Margaret Court (Australian Open, Roland Garros e US Open 1973) e Kim Clijsters (US Open 2009 e 2010, Australian Open 2011) – ma la prima a farlo a quasi 37 anni. Ed invece dopo la terza finale persa a Wimbledon sulle dieci disputate dovrà attendere ancora. Probabilmente neanche tanto.

Following in great footsteps 🇩🇪@AngeliqueKerber beats Serena Williams 6-3, 6-3 to become the first German to win a #Wimbledon singles title since Steffi Graf in 1996 🏆#TakeOnHistory pic.twitter.com/UwmpYbXZyR
— Wimbledon (@Wimbledon) 14 luglio 2018 (642)

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