Wimbledon: Novak Djokovic in finale, Nadal cede 10-8 al 5°

da www.federtennis.it

Saranno Novak Djokovic e Kevin Anderson a contendersi domenica il trofeo di Wimbledon. Nella prosecuzione della semifinale interrotta venerdì sera (con Nole in vantaggio due set ad uno) il serbo, numero 21 del ranking Atp e 12esima testa di serie, ha superato per 64 36 76(9) 36 10-8, in quasi cinque ore ed un quarto complessive di gioco, lo spagnolo Rafael Nadal,

Novak Djokovic SRB v Rafael Nadal ESP in the semi final of the Gentlemen’s Singles on Centre Court. The Championships 2018. Held at The All England Lawn Tennis Club, Wimbledon. Day 12 Saturday 14/07/2018. Credit: AELTC/Tim Clayton

numero uno del mondo e secondo favorito del tabellone. Il sudafricano, numero 9 Atp ed ottavo favorito del seeding, si era invece imposto venerdì per 76(6) 67(5) 67(9) 64 26-24 sullo statunitense John Isner, numero 10 del ranking e nona testa di serie, nella semifinale più lunga della storia all’All’England Club (6 ore e 35 minuti, secondo in assoluto solo al primo turno del 2010 vinto da Isner su Mahut in 11 ore e 5 minuti).
Per Nole sarà la 22esima finale Slam (12 i trofei già conquistati), la prima a quasi due anni di distanza da quella raggiunta agli Us Open del 2016, e la quinta a Wimbledon dove ha già trionfato nel 2011, superando Nadal, nel 2014 e 2015, battendo Federer, mentre a perso contro Murray quella del 2013. Djokovic è in vantaggio per 5-1 nel bilancio dei confronti diretti con Anderson, ed ha vinto proprio gli ultimi cinque, due proprio sui prati di Church Road: al secondo turno del 2011 (in tre set) e negli ottavi del 2015 (per 75 al quinto dopo aver rimontato uno svantaggio di due set a zero).

NOLE-RAFA PARTE SECONDA – Dopo qualche ora di riposo (poche!) i due hanno ripreso le ostilità. Nadal è scattato meglio dai blocchi salendo 3-0 ma lo spagnolo dal 3-1 15-0 ha subito un parziale di 8 punti a 2 che ha permesso a Djokovic di riagguantarlo sul tre pari. Nell’ottavo gioco lo spagnolo ha strappato ancora una volta la battuta al serbo e nel game successivo, dopo aver rimontato dallo 0-40, ha pareggiato il conto dei set. Nella frazione decisiva entrambi hanno ritrovato una certa solidità e continuità al servizio. Nel nono gioco sono arrivate le prime due chance di break offerte dal serbo, bravo però ad infilare quattro punti di fila salendo 5-4. Nel game successivo è stato lo spagnolo a rimontare da 0-30. In un interminabile quindicesimo gioco Nadal ha fallito complessivamente altre tre opportunità di togliere il servizio a Djokovic. E nel game successivo è stato Rafa ad offrire la palla-break, la prima del set, ma soprattutto match-point: Nole però ha commesso un errore di rovescio e poco dopo Nadal lo ha riagganciato sull’otto pari. Nel diciottesimo gioco però le palle-break/match-point offerte da Rafa sono state tre e a Nole è bastata la prima. ”Se penso a quello che ho passato negli ultimi 15 mesi non mi sembra vero”, ha commentato il 31enne di Belgrado.

VENERDI’ DJOKOVIC DUE SET A UNO, QUINDI LO STOP – Venerdì il primo punto del confronto numero 52 (con il serbo in vantaggio per 26 a 25) era stato giocato alle 21.08 locali già con il tetto del Centre Court chiuso. Djokovic, di nuovo in una semifinale Slam dopo quasi due anni (Us Open 2016), ha iniziato deciso brekkando Nadal nel settimo gioco, difendendo il vantaggio sino ad intascare la prima frazione (64) con un diritto vincente. In avvio di seconda frazione Rafa ha dovuto annullare una palla-break nel primo game e due nel terzo ma è stato lui a togliere il servizio al serbo salendo 3-1. Tra break e contro-break Nadal ha allungato sul 5-2 e poi ha pareggiato il conto dei set (6-3) dopo aver annullato a Nole due chance rientrare. Il terzo set è stato invece dominato dai servizi e non ci sono state palle-break. A deciderlo è stato un appassionante tie-break: Nole è stato avanti 5-3 ma il primo ad arrivare al set-point è stato Rafa (6-5). Lo spagnolo se n’è procurato un altro sul 7-6 ed un altro ancora sull’8-7 prima che arrivasse la prima opportunità per il 31enne di Belgrado sul 9-8: Nole ha cacciato fuori il diritto ma poco dopo, sul secondo set-point ha chiuso il discorso con un vincente di rovescio. Erano le 23.02 a Londra e – come da accordo con i residenti locali – il match è stato sospeso.

UN ALTRO LONG SET AMARO PER NADAL – Lo scorso anno gli era stato fatale negli ottavi il quinto set con Muller (15-13): quest’anno in semifinale di nuovo ma con Djokovic (10-8). Risultato: ancora una volta Rafa lascia Wimbledon – dove non arrivava così avanti dal 2011 – con l’amaro in bocca. Il maiorchino può consolarsi però con una consolidata leadership mondiale: sono ora 2.230 i punti di vantaggio sul secondo in classifica, lo svizzero Roger Federer.

INTANTO KEVIN SI RIPOSA – Giornata di tutto riposo (e ne aveva bisogno…) invece per Anderson, approdato alla sua seconda finale Slam, dopo quella di New York dello scorso settembre, persa poi contro Nadal. Il 32enne di Johannesburg ha riportato il tennis sudafricano all’ultimo atto a Church Road 97 anni dopo Brian Norton (nel 1985 Kevin Curren difendeva i colori degli Stati Uniti).

RISULTATI. Semifinali: (8) Anderson (RSA) b. (9) Isner (USA) 76(6) 67(5) 67(9) 64 26-24; (12) Djokovic (SRB) b. (2) Nadal (ESP) 64 36 76(9) 36 10-8. (563)

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