(Foto Patrick Boren)
R.Nadal(SPA) b. D.Thiem 64 63 62
“Se a 25 anni mi avessero detto che sette anni dopo sarei stato qui con questo trofeao accanto non ci avrei creduto. Nella mia carriera ho perso molto tempo per gli infortuni ed anche quest’anno non ho giocato Acapulco, ne Indian Wells, ne Miami. E’ solo da Monte-Carlo in poi che riesco a finire i tornei come voglio ed essere qui oggi con questo trofeo è una emozione indescrivibile. Quando la folla gridava il mio nome mi sono commosso perché sono cose che ti restano dentro.”
Emozionata, ma anche stanco Rafael Nadal non vuole pensare alla classifica, ma vivere il presente
“Prendo il momento come viene. Sono felice per questa vittoria. Rimanere n°1 è importante, ma non come vincere il Roland Garros. E’ un torneo speciale il più importante per me. Per le cose che ho realizzato per le gioie che ho avuto. Mi ricordo la prima volta che sono venuto qui e questo torneo è bello non solo per le vittorie, ma anche per la gente che ci lavora , mi sento come a casa. ”
Slam n°17, ma per Nadal i record non sono un’ossessione.
“Federer è a 20, ma io non sono uno di quelli che pensano a cosa hanno gli altri. Se hanno più soldi, una casa più grande, se hanno vinto più Slam di me. Si troverà sempre qualcuno che ha di più. L’importante è essere felici di come si è. CErto anche a me piacerebbe averne vinto 20, ma diciassette sono abbastanza. Io gioco per la mia felicità ho avuto una carriera eccezionale e non sono ossessionato dai numeri. ” continua Nadal che conclude mettendo in dubbio la stagione sull’erba.
“Sono stati due mesi intensi e duri. Lo scorso anno mi sentivo di giocare sull’erba e mi sentivo in forma. Ho perso contro Muller, ma stavo bene e stavo giocando bene. Poi una sconfitta ci può’ stare. Adesso devo vedere come si sento nei prossimi due o tre giorni e decidere con il mio team cosa fare.” (496)