Trofeo FAIP-Perrel 2017 : Bum Bum Golubev accende la notte di Bergamo

Il kazako impiega un paio di set per prendere le misure a un buon Berrettini e si impone poco prima della mezzanotte. Alcune giocate hanno lasciato a bocca aperta i (tanti) presenti. In semifinale pesca il giovane Halys. Avanza anche Jerzy Janowicz, vincitore su Gerasimov davanti a oltre 1.500 spettatori.

E’ arrivato a pochi punti dal match, ma non ce l’ha fatta. Si riassumono così le due ore di Matteo Berrettini nei quarti al Trofeo FAIP-Perrel (64.000€, Play-It). L’azzurro ha giocato una partita sufficiente, a tratti buona, ma quando in campo c’è Andrey Golubev, soprattutto a questi livelli, è lui a decidere l’esito. Il kazako di Bra (risiede da anni nella Provincia Granda) si è imposto 3-6 7-6 6-3 nell’ultimo match di giornata, terminato alle 23.42. Berrettini ha confermato le sensazioni dei giorni scorsi: potente al servizio (7 ace e ottime percentuali, sia con la prima che con la seconda) e molto propositivo nello scambio da fondo. Doti che gli torneranno utili in futuro, per una carriera che può (deve?) svilupparsi sui campi veloci. Incitato in tribuna dal padre Luca e dal tecnico FIT Umberto Rianna, il romano ha scippato il servizio a Golubev nel primo game e gestito con autorità il resto del set. Le giocate del kazako erano estemporanee, condite da troppi errori, mentre Matteo gestiva con agio lo scambio. Sotto di un set, Golubev ha chiesto e trovato aiuto dal servizio. Una volta perso il set, non ha più concesso palle break. Con una base così solida, ha preso le misure al gioco di Berrettini e ha diminuito gli errori gratuiti, elevando il numero dei vincenti. Un mini-break era sufficiente a dargli il tie-break e la sensazione, al cambio campo, era che il match fosse girato. Detto, fatto: break al secondo game, 3-0 Golubev e bye bye Bergamo per Berrettini. Il romano ha comunque lottato fino all’ultimo, cancellando un matchpoint sul 5-2 salvo arrendersi al nono game. L’atteggiamento era giusto, positivo, ma quando Golubev entra in trance agonistica diventa quasi ingiocabile. Nel terzo set ha scodellato una serie di “hotshot” da urlo, sia di dritto che di rovescio. Chiudeva gli occhi e sparava, spesso sulle righe. E’ molto complicato affrontare un giocatore così, che non ti dà ritmo. Se poi non ha niente di perdere perché non ha più grosse ambizioni in singolare, è ancora più dura. E così, nella settimana meno attesa (non vinceva un match di singolare dallo scorso settembre), il simpatico Andrey ha trovato il giusto feeling. Nella prima semifinale (non prima delle 18.30, diretta TV su BG 24, canale n.198 del digitale terrestre in tutta la Lombardia) sfiderà il baby francese Quentin Halys. Magari il singolare non è più una priorità, ma ormai la caccia all’ottavo titolo Challenger è aperta.

JANOWICZ VINCE…E FA CADERE IL TABLET!
Nel primo match della sessione serale, davanti a un pubblico straordinario (circa 1.500 spettatori), Jerzy Janowicz ha strappato il pass per le semifinali battendo Egor Gerasimov in un match molto combattuto, all’insegna della potenza e degli scambi mozzafiato. E’ finita 6-7 6-3 7-5 poco prima che scoccassero le due ore di gioco. A parità di rendimento, Janowicz ha fatto valere la maggiore abitudine a vivere situazioni importanti. Eppure, nel tie-break del primo set, aveva commesso alcuni errori che avevano spedito avanti il bielorusso. Il tennis di Gerasimov sembra cucito apposta per i campi in Play-It: non è un caso che l’azienda italiana fornisca, da anni, la superficie al Centro Tecnico di Minsk. Servizio potente e colpi piatti hanno consentito a Gerasimov, finalista in carica, di fare match pari con un giocatore potente e carismatico, che in più di un’occasione ha cercato di far valere la sua personalità, protestando su alcune chiamate (a suo dire) sfavorevoli. A Janowicz bastavano un break nel secondo set e uno nel terzo per chiudere la contesa, ma è stata durissima. Sull’1-2 nel terzo ha fronteggiato una delicata palla break ma l’ha cancellata giocando il punto con grande attenzione. Avrebbe potuto effettuare lo strappo già nel nono game, ma Gerasimov giocava tre punti da campione ed era il primo ad arrivare a 5. Ma sul 5-5 cedeva il servizio a 15, dopo che Janowicz si era procurato lo 0-40 con una terrificante risposta di dritto, molto simile a quella con cui aveva chiuso il primo set contro Mirza Basic. Sul 6-5 teneva il servizio ed esplodeva di gioia. Una felicità talmente grande che, al momento di stringere la mano all’arbitro Nicholas Stellabotte, gli ha accidentalmente fatto cadere il tablet con cui l’arbitro tiene il punteggio e le statistiche. Risate di gusto per il pubblico e per Jerzy, un po’ meno per Gerasimov (accompagnato a Bergamo da Vladimir Voltchkov, semifinalista a Wimbledon 2000), che non conferma l’exploit dell’anno scorso. Tuttavia, dopo il grave infortunio dell’anno scorso, sembra decisamente sulla strada giusta per risalire.

TROFEO FAIP-PERREL (64.000€, Play-It)
Quarti di Finale Singolare
Filip Krajinovic (SRB) b. Remi Boutillier (FRA) 3-6 6-2 6-4
Quentin Halys (FRA) b. Yannick Hanfmann (GER) 6-4 6-3
Jerzy Janowicz (POL) b. Egor Gerasimov (BLR) 6-7(1) 6-3 7-5
Andrey Golubev (KAZ) b. Matteo Berrettini (ITA) 3-6 7-6(4) 6-3

Semifinali Doppio
Dino Marcan / Tristan Samuel Weissborn (CRO-AUT) b. Andre Begemann / Aliaksandr Bury (GER-BLR) 4-6 6-3 12-10
Julian Knowle / Adil Shamasdin (AUT-CAN) b. Andrea Arnaboldi / Stefano Napolitano (ITA-ITA) 7-6(4) 6-3 (587)

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