WIMBLEDON : Sara Errani “Ho ripreso un po’ d’aria”

Sorride Sara Errani che passa il primo turno a Wimbledon contro la rumena Tig, n.100 del mondo, ma avversaria che serviva bene e giocava un dritto di tutto rispetto. Sara risponde prima di tutto alle domande di un collega americano che le domanda perché non si abbigliata come tutte le altre giocatrici Nike.
“Mi piace Nike da quando ero ragazzina, il mio songo non era diventare una buona tennista, ma abbigliarmi in Nike. Oggi avevamo comunque la possibilità di scegliere ed io preferisco il completo che ho indossato oggi. Alla Nike, sono abbastanza flessibili e se non ci si sente veramente confortevoli con qualcosa, si può chiedere di cambiare e non è un problema. La cosa importante è stare bene in campo , sentirsi bene per giocare.”
Finalmente una vittoria, dopo tanti risultati non soddisfacenti
Sono felice perché ho passato un periodo nero. Sicuramente oggi ho preso un po’ d’aria, dopo tanti primi turni persi sulla terra.  La settimana scorsa ho cercato di resettarmi di giocare per divertirmi di pensare solo al tennis. Prima la mia testa faceva tanti pensieri sbagliati e senza concentrazione le partite non si vincono.”

E con l’erba superficie non tra le più gradite sono tornati i risultati.
La settimana scorsa a Eastbourne ho fatto dei bellissimi allenamenti. quella di oggi non è stata una partita fantastica, ma sono stata lì tutto il tempo ed anche chiudere non è stato facile (il gioco è durato 12 punti e Sara ha annullato due break-point prima di fare suo l’incontro). In queste due ultime settimane non mi è dispiaciuto giocare sull’erba, mi ha dato buone sensazioni. Forse non essendo una superficie che amo avevo meno stress, c’erano meno aspettative e questo è stato un plus.”
La rumena è 100 del mondo, forse non è un banco di prova attendibile.
“Qui a Wimbledon ho fatto delle belle partite contro al Vandeweghe, la Kanepi, ma la cosa importante è che ho delle buone sensazioni. Prima stavo in difesa preoccupata, adesso non vado più indietro con il corpo, ma cerco di attaccare. Certo trovare una Muguruza o la Tig non è la stessa cosa, ma non esistono partite facili, e poi ultimamente per me non ce ne sono state di partite facili. Oggi comunque mi sentivo bene ed anche nel secondo sotto sotto 4-1 sapevo che era un 4-1 falso mi sentivo ancora in partita e sono contenta di come è andata.” (846)

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