da www.federtennis.it
(Foto Brigitte Grassotti)
modo migliore, con una vittoria (61 64 allo statunitense Denis Kudla). Era dal secondo turno di Sydney 2015 che il campione sudamericano non portava a casa una partita (nell’occasione si impose contro Fognini).
Al di la del risultato – il suo avversario, Kudla, è 59esimo nel ranking mondiale (questa settimana il 27enne di Tandil è numero 1.041 Atp) – quel che dovrebbe rasserenare Delpo è la consapevolezza che il suo tennis c’è ancora, a cominciare dal servizio. Resta da vedere in futuro come andranno le cose quando sarà costretto a colpire con più frequenza il rovescio in top-spin, colpo che può essere davvero condizionato dal problema al polso.
Ora lo attende il mancino australiano John Patrick Smith, che gli ha tolto di mezzo Ivo Karlovic con le sue “prime” devastanti. “Non lo conosco ma negli ultimi due anni sono stato seduto sul divano a guardare i Simpson”, ha detto Juan Martin al quale il torne di Delray Beach – dove stavolta si è presentato senza coach (dopo la chiusura della collaborazione storica con Franco Davin) – ha già portato fortuna in passato: lo ha vinto nel 2011, al rientro dopo il primo dei lunghi stop della sua carriera, quello per l’infortunio al polso destro. Lo scorso anno Del Potro ha subito due interventi al polso sinistro, uno a gennaio, dopo il tentativo di rientro a Sydney, ed uno a giugno, quando era fermo dal match giocato a Miami, l’ultimo fino a quello di stanotte. (616)